
Articolazione degli uffici
Archivio storico Amministrazione Trasparente fino al 30/06/2022
Articolazione degli uffici
Obblighi di pubblicazione concernenti l'organizzazione delle pubbliche amministrazioni
1. Le pubbliche amministrazioni pubblicano e aggiornano le informazioni e i dati concernenti la propria organizzazione, corredati dai documenti anche normativi di riferimento. Sono pubblicati, tra gli altri, i dati relativi:
a) agli organi di indirizzo politico e di amministrazione e gestione, con l'indicazione delle rispettive competenze;
b) all'articolazione degli uffici, le competenze di ciascun ufficio, anche di livello dirigenziale non generale, i nomi dei dirigenti responsabili dei singoli uffici;
c) all'illustrazione in forma semplificata, ai fini della piena accessibilità e comprensibilità dei dati, dell'organizzazione dell'amministrazione, mediante l'organigramma o analoghe rappresentazioni grafiche;
d) all'elenco dei numeri di telefono nonchè delle caselle di posta elettronica istituzionali e delle caselle di posta elettronica certificata dedicate, cui il cittadino possa rivolgersi per qualsiasi richiesta inerente i compiti istituzionali.
ARCHIVIO DI STATO DI LIVORNO
L'attuale sede dell'Archivio di Stato di Livorno è posizionata sui lati settentrionale ed orientale del secondo piano dell'asimmetrico Palazzo del Governo, la bianco-marmorea costruzione in stile moderatamente razionalista ma fortemente monumentale costruita fra il 1937 e l'immediato dopoguerra sui disegni dell'ingegnere senese Armando Sabatini e dell'architetto bolognese Alberto Legnani. Questi operarono nel contesto dell'abbattimento della zona più antica di Livorno e della progettazione e ricostruzione dell'area, destinata agli edifici dei poteri civili dall'architetto Marcello Piacentini su incarico di Costanzo Ciano.
La distruzione bellica della precedente sede dell'Archivio Storico cittadino l'istituzione del Comune di Livorno che dalla fine del secolo precedente aveva conservato anche gli archivi dello Stato, poco dopo la nuova istituzione della Sezione di Archivio di Stato nel 1941 portò, dopo il ritorno dei fondi archivistici "sfollati" per la guerra nella Certosa di Calci presso Pisa, alla necessità di trovare una nuova e adeguata sede, che dopo la guerra fu individuata sopra i solai rinforzati del secondo piano del Palazzo del Governo.Oggi, alla fine del 2006, questa sede ha circa 3.500 metri lineari di scaffalature su una superficie complessiva di circa 990 metri quadrati. Una dimensione chiaramente insufficiente, che ha già necessitato una sede aggiuntiva, chiusa nel giugno 2004 in attesa del completamento dei lavori di ristrutturazione della nuova sede, l'ex convento ed ex carcere dei Domenicani.
Questo edificio dal fronte severo, costruito come convento nel primo ventennio del XVIII secolo e trasformato in carcere nel periodo napoleonico, aveva subito nel corso degli anni e degli usi varie trasformazioni e ingrandimenti, che lo avevano portato a contare, al momento della dimissione del carcere nel 1984, su 199 locali per una superficie complessiva di 3827 metri quadrati, comprese le bellissime cantine a volta. L'ex carcere fu individuato come futura nuova sede dell'Archivio fra il 1986 e il 1988 e fu assegnato nel 1998 al Ministero mercé la convenzione costitutiva del diritto di uso, stipulata fra il Comune, proprietario della maggiore quota dell'immobile e lo Stato, proprietario della minore. Dopo un complicato iter progettuale di recupero e restauro, che ha visto il ponderato bilanciamento tra la conservazione dei caratteri originari dell'edificio storico e la razionalità funzionale del riuso moderno, si è dato inizio nel 2004 ai definitivi lavori, che si congiungono con quelli già iniziati nel 1989-1990 e che si spera siano completati in tempi brevi.
Inserita nella suggestiva "Venezia Nuova" livornese, fra i ponti e i canali del quartiere, la destinazione culturale di questo immobile costituisce infatti, con il recupero architettonico, un ulteriore elemento di valorizzazione per la zona e per l'Archivio di Stato, al cui nucleo documentario principale offrirà finalmente una dignitosa sede storica. Nei suoi progettati 8.000 metri lineari di scaffalature, l'Archivio potrà così far valere il suo ruolo di primario istituto di conservazione e valorizzazione della memoria storica della città e del suo territorio.